Decalogo per l'Innovatore Sistemico

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Di seguito elenco dieci punti, degli indirizzi di massima, che ritengo siano significativi per impostare opportunamente gli sforzi di chi agisce con il ruolo di innovatore sistemico.

  1. L’innovazione è un gioco ad altissimo tasso di insuccesso. I sistemi possono rifiutare anche i migliori prodotti e i concetti più originali se questi NON sono stati concepiti per generare valore distribuito ed equilibrio sistemico sostenibile.

  2. Maggiore la complessità dei sistemi in cui si vuole introdurre un cambiamento, causando le relative interdipendenze e retroazioni, maggiore la necessità di adottare logiche alte e sistemiche.

  3. L’innovazione sistemica è una strategia intenzionale per la generazione di cambiamento desiderato e di almeno una forma distribuita di valore sistemico sostenibile.

  4. Il valore generato da un cambiamento ha sempre almeno due significati, uno percepito da chi attua il cambiamento e uno per chi lo riceve. Questi significati vanno ricercati e interiorizzati. Una diversa percezione di valore può essere la causa di decisioni ritenute poco razionali.

  5. In un sovra sistema nel quale l’uomo sta erodendo ad un tasso quasi doppio del sostenibile le risorse disponibili pare non vi sia alternativa alla più spietata competizione. L’innovazione sistemica, perseguendo cambiamento desiderato distribuito e sostenibile, rompe questo assunto e può meglio svilupparsi attraverso strategie di innovazione coopetitiva.

  6. Tempi e condizioni per la generazione di cambiamento desiderato devono essere sincronizzati e coerenti ai ritmi e agli equilibri dei sistemi obiettivo. Esistono tendenze, esaminabili e studiabili, che possono aiutare a sincronizzare e armonizzare le azioni per il cambiamento.

  7. L’arte del cambiamento implica facoltà di pensiero profondo, cioè della capacità di percepire sistemi allargati e immaginarne altri, di porsi domande e di cercare le possibili risposte. Le azioni vanno posticipate alle decisioni, e queste allo studio approfondito dei sistemi.

  8. Un problema è lo spazio che separa uno stato indesiderato da uno maggiormente desiderabile. Innovare il problema sbagliato, o nel sistema sbagliato, è più che inutile, è uno spreco e un aggravamento del problema medesimo.

  9. La resistenza al cambiamento è una forma di autodifesa evolutasi con l’uomo. Modificare uno status quo può rappresentare una perdita, e ciò spaventa più di quanto entusiasmi un potenziale beneficio. Impegnarsi per un cambiamento, o semplicemente accettarlo, è una decisione, cioè l’esito di un pensiero, ma pensare è un atto energivoro che tendiamo ad evitare attuando scorciatoie istintive. L’innovatore sistemico riconosce queste regole del gioco e attua opportune contromisure.

  10. Un metodo per innovare è meglio di nessun metodo. Il gioco dell’innovazione è poco premiante con chi sceglie di giocare con le regole del caso. Il Ciclo OPIn è un potente strumento di gioco.

Tratto da “innovazione Sistemica - pensiero organizzato e strategie creative per la generazione di cambiamento desiderato” - di Davide Galletti

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